Ehi tu, sì proprio tu, che stai mangiando ramen istantaneo per la quinta volta questa settimana mentre fissi la tua ultima opera incompresa. Hai mai pensato che forse, solo forse, il mito dell'artista senza soldi è una gran cazzata inventata da chi non ce la fa ?
Bene, è ora di svegliarsi perché vivere della propria arte non solo è possibile, ma è anche un tuo sacrosanto diritto. E no, non devi vendere l'anima al diavolo o diventare il prossimo Jeff Koons per farlo.
Regola numero uno per non morire di fame: non mettere tutte le tue uova nel paniere dell'arte concettuale che nessuno capisce. Diversifica, baby!
Vendi le tue opere: Ovvio, ma non limitarti alle gallerie snob. Pensa fuori dagli schemi: mercatini vintage, caffè hipster, persino i bagni dei pub (ehi, è pur sempre esposizione).
Crea merchandise: Dalla tua arte più iconica, stampa t-shirt, tazze, persino mutande. La gente adora indossare l'arte, soprattutto nelle parti basse.
Fai commissioni: Sì, anche ritratti di cani brutti. Il cane della signora Rossi potrebbe essere il tuo biglietto per la cena di stasera.
Nel mondo dell'arte, o sei un brand o sei nessuno. Ma attenzione: non si tratta di vendere la tua anima, ma di incartarla in modo attraente.
Trova la tua nicchia: Sei l'artista che dipinge solo usando ketchup e senape? Bene, ora sei "quel tizio dei condimenti". Abbraccia la follia.
Sii coerente: Dalla tua bio su Instagram al modo in cui ti vesti alle aperture delle gallerie. Ricorda: non sei solo un artista, sei un personaggio.
Racconta la tua storia: La gente ama le storie. Anche se la tua storia è che hai imparato a dipingere per impressionare il gatto del vicino.
Due cervelli strani pensano meglio di uno. Trova altri artisti nella tua situazione e crea qualcosa di epico insieme.
Mostre collettive: Più artisti = più hype = più possibilità di vendere.
Progetti interdisciplinari: Sei un pittore? Collabora con un musicista. O un cuoco. O un astronauta. L'arte non ha confini, ricordi?
Scambia competenze: Tu insegni a qualcuno a dipingere, loro ti insegnano il marketing. Win-win.
Ascolta bene: non ogni opportunità è una buona opportunità. A volte, dire "no" è l'atto più artistico che puoi fare.
Valuta il tuo tempo: Se il compenso non vale le ore di lavoro, mandali a quel paese (gentilmente).
Proteggi la tua visione: Se un progetto va contro i tuoi principi artistici, rifiutalo. La tua integrità vale più di un pasto caldo.
Fai spazio alle opportunità giuste: Ogni "no" a un progetto mediocre è un "sì" a qualcosa di potenzialmente straordinario.
Il web è il tuo campo di gioco. Usalo saggiamente e potresti trovare fan in posti che non sapevi nemmeno esistessero.
Crea il tuo sito web: È la tua galleria personale 24/7. Fallo bello, fallo funzionale, fallo tu.
Social media: Usa Instagram, TikTok, persino LinkedIn (sì, anche i contabili comprano arte). Ma ricorda: sei un artista, non un influencer di smoothie bowl.
Piattaforme di vendita: Etsy, Society6, persino OpenSea per l'arte NFT. Spargi i tuoi semi artistici ovunque.
Sorpresa: c'è gente là fuori che vuole imparare quello che sai fare. E sono disposti a pagare per questo.
Workshop in presenza: Affitta uno spazio, prometti "vino e pittura", guarda i soldi arrivare.
Corsi online: Registra le tue lezioni una volta, vendile all'infinito. È praticamente stampa di denaro, ma legale.
Tutoring privato: Per quei clienti che vogliono attenzione uno-a-uno e hanno portafogli generosi.
Ricorda, giovane Picasso: l'arte è la tua passione, ma non deve essere la tua condanna a una vita di povertà. Con un po' di ingegno, una buona dose di faccia tosta e la volontà di uscire dalla tua zona di comfort, puoi trasformare la tua arte in un vero lavoro.
Non lasciare che nessuno ti dica che non puoi vivere della tua arte. Mostra al mondo che puoi essere un artista di successo senza vendere l'anima o dipingere ritratti di cani per il resto della tua vita (a meno che non sia quello che ami fare, in quel caso, vai avanti e domina il mercato dei ritratti canini).
Ora vai, crea, e conquista il mondo dell'arte. E la prossima volta che qualcuno ti chiede "Ma di cosa vivi?", potrai rispondere con un sorriso: "Della mia arte, stronzo."